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sabato 20 marzo 2010

Sistemi forzati per la produzione di acqua calda sanitaria e integrazione al riscaldamento

Integrare l’acqua calda di riscaldamento, sfruttando il sole, è oggi la sfida più agguerrita.
Gli accumulatori sono dispositivi che servono negli impianti per la produzione e lo stoccaggio dell’acqua calda sanitaria. Per essere corretta, la forma di un accumulo deve consentire la formazione di una stratificazione, ovvero che la temperatura dell’acqua si distribuisca verticalmente, questo ottimizza il funzionamento dell’impianto.

FAPI2 offre sul mercato un prodotto unico nel suo genere. Per le sue particolarità costruttive e il materiale utilizzato nell’assemblaggio, garantisce una ottima stratificazione della temperatura. L’accumulatore termico Sailer è munito di uno scambiatore termico per impianto solare e produzione d’acqua calda sanitaria.
Il sistema accumulatore Sailer sfrutta la differenza di densità dell’acqua, che è proporzionale alla temperatura, in questo modo, l’acqua immessa, va a posizionarsi alla stessa altezza dove l’acqua già presente nell’accumulatore ha la stessa temperatura. Lo stesso vale per l’acqua riscaldata o raffreddata tramite lo stesso scambiatore termico.

Un impianto di questo tipo, spesso noto come “impianto combinato”, permette di produrre acqua calda sia per uso sanitario sia per il riscaldamento degli ambienti. Attraverso l’ulilizzo di pannelli solari, abbinati ad appositi bollitori a stratificazione, si riesce ad ottimizzare la massima resa dei pannelli.

L’impianto di riscaldamento degli ambienti che meglio si sposa con il sistema solare termico è quello a pannelli radianti a pavimento. Il principale errore di progettazione nei sistemi di riscaldamento risiede appunto nel vasto uso dei radiatori (termosifoni) che richiedono, per il loro funzionamento, acqua molto calda.

Questi kit è composto da: 3 pannelli solari, 1 accumulo stratificato sailer da 850 lt e relativa coibentazione, fissaggi, raccordi, valvole miscelatrici motorizzate, vaso di espansione, liquido solare, stazione climatica e centralina solare, oltre alla ulteriore centralina per collegamento di un generatore a legna (Termocamino o Caldaia a Pellets).  Sono consigliati per applicazioni unifamiliari e bifamiliari. Il sistema gestito dalla regolazione ottimizza al massimo la resa del pannello. La grande tecnica ed esperienza di al tuo servizio per un mare di acqua calda.

venerdì 19 marzo 2010

Radiatori a gas ROBUR



Radiatore autonomo per il riscaldamento a scambio diretto senza fluido vettore intermedio.
L’apparecchio è in grado di riscaldare in brevissimo tempo locali di piccola e media dimensione in modo autonomo ed indipendente rispetto ad altri apparecchi o al sistema di riscaldamento già presente. Calorio è inoltre predisposto per essere dotato di una serie di originali accessori per un migliore comfort di riscaldamento.


I vantaggi:

• Riscaldamento a scambio diretto con bassissima inerzia termica.

• Diametro del foro per il condotto coassiale ridottissimo: solo 50 mm.

• Tubazioni di aspirazione e scarico adattabili alle esigenze di installazione, grazie al sistema di espulsione forzata dei fumi.

• Facilità di installazione grazie alla staffa di sostegno a fissaggio rapido e agli attachi gas ed elettrici esterni al mantello.

• Possibilità di utilizzo di una serie di accessori per ottimizzare il calore prodotto e aumentare il comfort dell’ambiente.


Gli accessori forniti di serie:

• Staffa di fissaggio alla parete.

• Condotto coassiale lunghezza 50 cm.

• Terminale esterno in lega di alluminio.

• Orologio programmatore e umidificatore (mod. 42 e 52).

• Spina elettrica tripolare esterna.

• Kit cambio gas GPL.

Per la scheda tecnica clicca qui.

mercoledì 17 marzo 2010

UNI TS 11343 IMPIANTI REALIZZATI CON TUBAZIONE IN MULTISTRATO

La specifica tecnica UNI TS 11343 fornisce i criteri per la progettazione, l’installazione e la manutenzione di sistemi di tubazioni multistrato metallo-plastici degli impianti domestici, ecco i punti principali.

Ecco i punti principali della nuova specifica tecnica (TS viene riesaminata dopo tre anni):

Le tubazioni possono essere collocate:
  • sotto traccia;
  • interrate;
  • in strutture appositamente realizzate;
  • in guaine.
Nel caso si utilizzino guaine in materiali metallici o con bordi taglienti, si deve provvedere a smussare la parte terminale della guaina, in particolare in corrispondenza della parte interna della curva, onde evitare il rischio di incidere o danneggiare il tubo.

Nell’attraversamento di muri perimetrali esterni senza intercapedini, mattoni pieni, mattoni forati e pannelli prefabbricati, il tubo non deve presentare giunzioni, ad eccezione della giunzione di ingresso e/o di uscita e deve essere protetto con tubo guaina passante a tenuta verso l’interno.

È vietato collocare raccordi per giunzioni di tubazioni multistrato metallo-plastiche all’interno di locali non areati e/o non aerabili. È inoltre vietato collocare giunzioni filettate all’interno di locali non areati e/o non aerabili, ad esclusione di quelli realizzati con prodotti conformi alla norma UNI EN 751-2 con dicitura ARp e alla UNI EN 751-3 con dicitura FRp o GRp.

Tracciati esterni all’unità immobiliare
All’esterno delle unità immobiliari le tubazioni possono essere installate:
  • interrate;
  • in strutture appositamente realizzate
Le tubazioni interrate con raccordi per sistemi multistrato devono possedere i seguenti requisiti:

  • i raccordi devono essere posti all'interno di un pozzetto ispezionabile ed accessibile;
  • il pozzetto deve possedere una classe di resistenza conforme alla zona di installazione, in accordo alla UNI EN 124, ed avere una dimensione tale da consentire una corretta manovrabilità dell’attrezzatura secondo le indicazioni fornite dal singolo produttore del sistema;
  • il coperchio del pozzetto deve essere chiuso (non grigliato), per garantire appropriate protezioni dai raggi UV, e non deve essere a tenuta di gas.
Le tubazioni gas interrate devono essere mantenute all’esterno dei muri perimetrali dell’edificio da servire, prima della loro fuoriuscita dal terreno.
La profondità di interramento della tubazione, misurata fra la generatrice superiore del tubo ed il livello del terreno, deve essere almeno pari a 600 mm.
È consentita la posa delle tubazioni del gas in struttura appositamente realizzata (canaletta) sulla parete perimetrale esterna dell’edificio, purché siano sempre adeguatamente protette
lungo tutto il loro percorso esterno contro l’azione dei raggi UV (per esempio canaletta chiusa oppure canaletta grigliata più guaina), da danneggiamenti meccanici (con particolare attenzione a quelle zone soggette a transito o manovra di mezzi) e da incendio, ove necessario.

Le tubazioni all’interno dei locali di proprietà e nelle eventuali pertinenze devono essere installate sotto traccia.

Le tubazioni sotto traccia possono essere installate nelle strutture in muratura (nei pavimenti, nelle pareti perimetrali, nelle tramezze fisse, nei solai, ecc.) purché siano posate con andamento rettilineo, verticale ed orizzontale e siano rispettate le condizioni di seguito riportate. Il posizionamento nella soletta del balcone deve rispettare quanto prescritto per le pareti perimetrali esterne dell’edificio.

I rubinetti e tutte le giunzioni iniziali e terminali del sistema di tubazioni multistrato metallo-plastico devono essere inserite in apposite scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta; gli organi di manovra dei rubinetti devono essere posti in posizione visibile e facilmente accessibile.

L’impianto deve essere preferibilmente realizzato con tubo continuo: a tale scopo possono essere utilizzati adeguati collettori all’inizio dell’impianto. Eccezionalmente, ove particolari condizioni operative rendano impossibile tale soluzione, è ammissibile la giunzione intermedia, inserita in apposita scatola ispezionabile con coperchio non a tenuta.

La prova di tenuta dell'impianto interno deve essere effettuata in conformità alla UNI 7129